Covered Warrant Plain Vanilla in base alla facoltà i covered warrant plain vanilla si distinguono in:

Covered Warrant Plain Vanilla Call: covered warrant che consistono in un’opzione call cartolarizzata che conferisce la facoltà al portatore di acquistare, alla o entro la data di scadenza, un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito (strike price), ovvero, nel caso di strumenti per i quali è prevista una liquidazione monetaria, di incassare una somma di denaro determinata come differenza tra il prezzo di liquidazione dell’attività sottostante e lo strike price.
Covered Warrant Plain Vanilla Put: covered warrant che consistono in un’opzione put cartolarizzata che conferisce la facoltà al portatore di vendere, alla o entro la data di scadenza, un certo quantitativo dell’attività sottostante a un prezzo prestabilito (strike price), ovvero, nel caso di strumenti per i quali è prevista una liquidazione monetaria, di incassare una somma di denaro determinata come differenza tra lo strike price e il prezzo di liquidazione dell’attività sottostante.

Covered Warrant Strutturati Esotici

Digitali: opzioni call e put che pagano un importo fisso e predeterminato (chiamato rebate) quando scadono in-the-money. Come le call (put) plain vanilla, quando a scadenza il sottostante è inferiore (superiore) allo strike si estinguono senza valore, mentre se è maggiore (minore) rimborsano un rebate, il cui ammontare è predefinito e indipendente dall’ampiezza della differenza tra sottostante e strike. Sono strumenti adatti ad investitori con aspettative direzionali sul sottostante (rialziste per i call o ribassiste per i put)
su Tassi: strumenti costituiti da combinazioni di opzioni call o put che permettono all’investitore di neutralizzare la propria esposizione rispetto all’andamento dei tassi di interesse sia a breve che a lungo termine (a esempio tasso Euribor o tasso Swap); in particolare possono essere utilizzati per coperture a fronte di passività (ad esempio mutui) indicizzate a un tasso variabile
Rainbow: covered warrant il cui sottostante è costituito da due o più asset. Questo tipo di prodotto consente di puntare sull’eventualità che la performance realizzata da una delle attività finanziarie risulti a scadenza maggiore di quella realizzata dalle altre. Il prezzo dei rainbow è influenzato oltre che dalla volatilità dei sottostanti anche dalla loro correlazione.

Leverage Certificates
consentono all’investitore di partecipare linearmente, con posizione rialzista (bull) o ribassista (bear), alle variazioni del sottostante impiegando solo una frazione del valore richiesto per il controllo del sottostante medesimo. Sono caratterizzati dalla presenza di una barriera di stop-loss posta, a seconda dei casi, al di sopra o al di sotto o alla pari dello strike, al cui raggiungimento lo strumento si estingue anticipatamente. Si tratta di strumenti fortemente speculativi, in particolare per livelli del sottostante vicini alla barriera, in corrispondenza dei quali l’effetto leva tende ad essere più marcato.

Investment Certificates

Benchmark e Benchmark Quanto: replicano in misura uno a uno le variazioni del sottostante, senza alcun effetto leva. Solitamente si tratta di prodotti su sottostanti non facilmente raggiungibili dall’investitore, come indici o commodity. Per i sottostanti in valuta diversa dall’euro è possibile investire nella versione quanto del benchmark che consente di replicare la performance del sottostante al netto delle variazioni del tasso di cambio.
Bonus: garantiscono un rendimento minimo a scadenza rispetto al livello iniziale del sottostante. In caso di ribasso del sottostante, il rendimento minimo è garantito fino al livello barriera, al raggiungimento del quale il bonus viene meno e lo strumento si trasforma in un semplice benchmark. Questo strumento consente di partecipare ai rialzi del sottostante, contenendo il rischio in caso di ribasso e garantendo un rendimento interessante anche in caso di stazionarietà del sottostante.
Capitale Protetto: consentono di proteggere parzialmente o totalmente il capitale investito dal rischio di ribasso e permettono di partecipare in misura variabile a eventuali rialzi del sottostante. E’ uno strumento derivato adatto a investitori con aspettative rialziste ma con una bassa propensione al rischio.
Discount: seguono linearmente l’andamento del sottostante come un benchmark, ma, rispetto a quest’ultimo, consentono di acquistare il sottostante “a sconto”, ovvero a un prezzo inferiore a quello di quotazione al momento dell’acquisto. In caso di rialzo, la partecipazione agli incrementi del sottostante è però limitata a un certo livello predefinito. Adatto a investitori con aspettative contenute di crescita in un contesto di mercato stabile; in questa ipotesi un discount realizza una performance migliore di quella del sottostante
Outperformance: accrescono il proprio valore in maniera più che proporzionale rispetto ai rialzi del sottostante. Si tratta in generale di strumenti adatti a investitori con aspettative rialziste moderate, che consentono di sfruttare al massimo gli incrementi del sottostante. Sono presenti sul mercato diverse tipologie di outperformance certificates che possono essere, come di seguito, raggruppate e descritte in base all’importo di liquidazione previsto:
1) Outperformance che consentono all’investitore di partecipare in maniera più che proporzionale al rialzo del sottostante al di sopra di un certo livello.
2) Outperformance che, all’interno di un intervallo di prezzi, amplificano e massimizzano l’eventuale rialzo del sottostante. A fronte della sovraperformance rispetto al sottostante offerta da questi prodotti, il massimo profitto potenziale è limitato in misura predefinita.
3) Outperformance che prevedono un meccanismo di contenimento delle perdite in aggiunta alla partecipazione più che proporzionale al rialzo del sottostante. Infatti, in caso di ribasso del sottostante fino a un livello predefinito, forniscono una protezione oppure prevedono un meccanismo in grado di trasformare la performance negativa in un guadagno di pari misura.

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